Pensioni, arrivano gli aumenti: importi di nuovi assegni e rivalutazione

Arrivano buone notizie per tanti pensionati italiani. Da febbraio, infatti, le pensioni subiranno un deciso aumento. Cifre che aumenteranno sia per via dei nuovi assegni che per la rivalutazione. Ecco gli importi nei dettagli.

Dopo l’elezioni del 25 settembre e i normali tempi tecnici ci formazione del governo, l’Italia ha visto l’esecutivo lavorare sodo per dare manforte nel 2023. Con le poche risorse a disposizione, infatti, ci sono stati alcuni cambiamenti atti a dare respiro ai tanti cittadini in difficoltà. Tra questi troviamo sicuramente molti pensionati che a breve, però, riceveranno una cifra sostanziosa nel proprio cedolino.

Pensioni
Tutto Gratis (Canva)

Le pensioni, come ben sappiamo, per molti non presentano delle cifre alte. Anzi, per tante persone vivere solo con la pensione decisamente non basta. Questo argomento è stato sempre spinoso perché porta in luce decise difficoltà. Ma da febbraio in poi, i pensionati italiani vedranno nella loro mensilità delle cifre leggermente più corpose. A tal proposito, l’INPS ha stabilito che da febbraio, appunto, non ci saranno solo i nuovi assegni minimi per chi ha più di 75 anni ma anche la famosa rivalutazione “generale”.

Sia in campagna elettorale che dopo la formazione del governo, si è discusso anche delle pensioni minime a 1.000 euro. Scenario che, almeno per il momento, è stato accantonato ma non è detto che non risalti fuori in futuro. Al momento, invece, la divisione è sui nuovi assegni e la rivalutazione. Ma di quanto sarà questo salto in avanti? Vediamo tutti gli importi.

Pensioni, tra nuovi assegni e rivalutazione: le cifre

Da febbraio 2023 ci saranno le erogazioni con cifre rivalutate in base all’inflazione. Una somma aumentata per chi non ha visto nessun cambiamento in questo gennaio. Ci saranno anche gli aumento per chi ha più di 75 anni. Si arriverà a 600 euro come previsto nella manovra di bilancio.

Dati alla mano si avranno degli importi che non vanno sotto i 600 euro. L’esecutivo ha scelto di andare avanti con la rivalutazione perequativa. Con un assegno minimo per chi ha più di 75 anni che sarà di 697 euro. Chi è under 75 non riuscirà a raggiungere 600 euro. A loro sarà destinata la rivalutazione sull’inflazione con assegno da 570 euro.

La rivalutazione non è fare solo dei pensionati ma la rimodulazione al 100% riguarda solo gli assegni che non sono superiori di quattro volte il trattamento minimo, si parla di quelli che arrivano a 2.101,52 euro. Per chi riceve una pensione più alta, vedrà una rivalutazione decrescente. Quindi, rivalutazione piena si legherà a chi arriva a superare di poco i 2.100 euro.

La ripartizione delle mensilità

Un aumento del 7,3% e rivalutazione al 100% riguarderanno pensioni fino a 2.101,52 euro. Rivalutazione all’85% con aumento del 6,2% per assegni che arrivano a 2.696,90 euro lordi. Si passa ad una rivalutazione del 53% con aumento del 3,8% per assegni di massimo 3.152 euro lordi. Aumento del 3,4% con rivalutazione del 47% per assegni di massimo 4.200 euro lordi. Del 37% con aumento del 2,7% è la rivalutazione con pensioni fino a 5.250 euro lordi.

A tutte le fasce, esclusa la prima che ha ricevuto l’aumento a gennaio, ci saranno anche gli arretrati. Per fare dei piccoli esempi: con pensioni, sempre al lordo, tra 1.000 euro e 1.500 euro ci sarà un aumento, loro, di 73 euro. Per cedolini compresi tra 1.500 euro e 2.000 euro lordi, l’aumento sarà di 109,5 euro. Con pensioni tra 2.000 euro lordi e 2.500 euro, l’aumento sarà di 146 euro. Tra i 2.500 e i 3.000 euro lordi, l’aumento che spetterà sarà di 155 euro.

Quando si pagheranno le pensioni a febbraio?

Per chi ha l’accredito della pensione, il primo giorno del mese, mercoledì, vedrà la cifra sul suo conto. La regola, infatti, è quella di erogare la pensione il primo giorno bancabile: in questo caso, il primo febbraio 2023. L’unica accezione è per il mese di gennaio dato che il giorno slitta per dare all’ente di riferimento il tempo necessario per aggiornare i propri sistemi informatici. Per il resto, tutto dipendere dal calendario che stileranno gli uffici postali.

Impostazioni privacy