Risparmiare in cucina è possibile: i modi con i diversi apparecchi

Il risparmio è ormai una strategia sempre più applicata. Ma sapevate che è possibile risparmiare in cucina anche tramite i vari apparecchi che si utilizzano? Vediamo come gestire le risorse con il fornello a gas, forno e microonde.

Le criticità nate e sviluppate dal 2020 sono state profondissime. Queste non hanno fatto altro che diffondersi ed espandersi. Toccando sia le famiglie che le aziende, la crisi economica, ancora oggi, è presente e rappresenta un durissimo ostacolo da mettersi alle spalle. Ecco perché sono sempre di più le persone che ricercano dei trucchi da applicare in ambito di risparmio.

Risparmiare con la cucina
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Con i tempi attuali, anche cuocere un piatto di pasta rappresenta senza ombra di dubbio un problema. I costi del gas sono sempre più alti e tale deriva non da alcun segnale di cedimento. Per questo motivo, tener a freno le bollette è pressocché fondamentale per la gestione delle nostre finanze.

Trovare delle strade alternative per risparmiare è essenziale. A maggior ragione se le nostre entrate non sono sostanziose. In ambito di cucina, c’è un’abitudine ecosostenibile che fa risparmiare sulla spesa. Così come per la spesa, anche risparmiare in cucina è decisamente possibile. Un risparmio che può arrivare tramite fornello a gas, microonde e forno.

Risparmiare in cucina, i diversi modi da considerare: dal fornello a gas al microonde

Partiamo con il modo tradizione di cucinare, quello del fornello a gas. In prima battuta, una buona abitudine sarebbe quella di utilizzare i coperchi di riferimento, selezionare uno tanto per non basta. Utilizzare un coperchio adeguato permette al calore di non disperdersi.

Passiamo, poi, al cuocere sul fornello giusto per dimensione. Selezionare un fornello non idoneo alla dimensione ci fa sprecare maggiormente gas. Passiamo alla cottura, questo passaggio può rappresentare un vero ostacolo. Possiamo spegnere il gas poco prima che questo processo sia terminato. Il calore che resta permette l’ultimo sprint decisivo che porta a parlare di ‘cottura passiva’ per la pasta. In questo caso, il punto a favore è che non si cuoce ma si reidrata. Dopo 3 minuti in cottura in ebollizione si può spegnere il fornello e far andare la pasta fino a quando non è al dente. Due accortezze: non esageriamo con l’acqua e l’immissione del sale solo dopo l’ebollizione.

Anche la cottura a vapore può garantirci un vero risparmio. Questo perché con tale tecnica possiamo preparare più piatti nello stesso tempo. Quindi, potremmo sfruttare la potenza di un unico fornello. In ultima battuta possiamo scegliere i piani cottura a induzione. Questi permettono un risparmio fino al 90% ed una facilità di esecuzione.

Risparmiare con il forno

Anche l’utilizzo del forno può essere decisamente ottimizzato. Ormai, i forni a gas sono davvero rari ma sono ancora presenti in alcune abitazioni. Il nodo, però, arriva nel momento dell’accensione e riscaldamento dove il consumo è altissimo. Per risparmiare meglio infornare più portate.

Un altro trucco è quello della ventilazione che permette tempi di cottura minori e risparmio di un terzo, circa, dell’energia rispetto al modello statico. In un’ultima analisi possiamo, un po’ come la ‘cottura passiva’, spegnere il forno 10/15 minuti prima che la cottura sia terminata. Anche qui, il calore residuo permetterà di completare il nostro piatto.

Il risparmio concesso dal microonde

Il microonde è utilizzatissimo. Nonostante questo, è un apparecchio ancora da molti sottovalutato. Molti, infatti, lo vedono solo per riscaldare dei prodotti che sono, in genere, già cotti. Ma un buon forno a microonde cuoce anche, se lo si utilizza alla perfezione.

Di certo, questa soluzione è migliore lato consumi della cottura a gas. Per fare un esempio, per cuocere dei fagiolini ci vogliono 10 minuti circa, con un consumo che incide per lo 0,06 euro. Con un microonde, la stessa pratica, a 800 watt ci vogliono solo 2 minuti cosa che porta ad una incidenza che tocca i 0,007 euro circa. Naturalmente non tutto si può cuocere al microonde ma già solo questa differenza deve imporci una riflessione.

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