Come funzionano le celle solari di ultima generazione, stampabili e con maggiore efficienza: tutti i dettagli in merito
Le celle solari di ultima generazione hanno una maggior efficenza, e grazie ad uno speciale inchiostro a base di carbone, sono stampabili in serie: ecco perchĂŠ è importante e cosa câè da sapere al riguardo.
Un inchiostro a base di carbone consente la stampa in serie di celle solari di 3° generazione, permettendo una produzione semplificata, maggiormente economica nonchÊ sostenibile.
Le celle solari dâultima generazione hanno un efficenza sempre maggiore ma si legano a processi produttivi difficili, certosini e dal costo elevato, dovendo usufruire di macchinari dalla grande precisione.
Tuttavia, una stampa piĂš semplice, celere, ed economica è lo scopo raggiunto da un dipartimento dellâUniversitĂ di Swansea, in Galles. In sostanza è stato fatto agire un minerale come fosse inchiostro, evitando vari passaggi.
Si tratta, nel dettaglio, delle celle di 3° generazione in perovskite, un minerale composto da titanato di calcio, dallâelevata efficenza.
Gli studiosi di SPECIFIC hanno lavorato proprio con tale materiale, e la scoperta innovativa fatta si lega proprio alla produzione di questâultime.
Dalla scoperta dei ricercatori infatti emerge che sarebbe possibile stamparle tramite un processo roll-to-roll, saltando e potendo evitare sostanzialmente gli step complicati legati allâinserimento degli elettrodi, una volta stampate le celle solari.
Ci sono riusciti, spiega Informazione Ambiente, mediante lo sviluppo del suddetto nuovo tipo di inchiostro, cui vi è compatibilitĂ con tali celle solari. Lâinchiostro consente di iniettare il minerali allâinterno nelle celle in modo diretto nel corso della stampa con rulli.
In pratica si coprono in carbone le celle già durante la stampa, di fatti rendendo piÚ semplice e al contempo maggiormente economico tutto il processo. CosÏ facendo vi è  modo di poter stampare i vari strati minerali che compongono le celle solari insieme, impiegando soltanto un macchinario.
Questâultimo e lâinchiostro hanno modo di stampare via via gli strati, in successione sino a giungere alla superficie superiore della cella.
Dal punto di vista quantitativo, ciò vuol dire che vi è modo di produrre piĂš celle abbassando i tempi di produzione, precedentemente necessari, mediante un processo pre â industriale che ha bisogno soltanto del caricamento dellâinchiostro nello strumento.
Si legge della spiegazione del prof. Tristan Watson, Photovoltaic Research Lead, il quale ha affermato che le celle solari in perovskite promettono bene rispetto alla corsa in direzione di unâenergia maggiormente verde e pulita.
La capacitĂ di una produzione dei device mediante un processo lineare fa si che la produzione di massa sia semplificata e costi di meno, un aspetto rilevante dal punto di vista della commercializzazione.
A sbloccarsi è lâidea â ha spiegato â di un processo manifatturiero. Il prof ha sottolineato, in merito al processo, che da un lato vi è lâingresso dellâinchiostro solare, mentre dallâaltro ne viene fuori una cella solare.
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